Muravera - Guida Turistica

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 Il territorio di Muravera, splendido e poco popolato, regala emozioni indelebili in ogni stagione; l'aria è tersa, d'estate sa di essenze mediterranee sublimate dal sole, il mare è cristallino e profumato. In primavera, l'incanto è totale: lontano dalla kermesse estiva, la Sardegna si riappropria di sé e le spiagge e le lagune appaiono in disarmante bellezza e solitudine, circondate dall'olezzo della macchia e degli aranceti in fiore e schermate dai venti freddi dai verdi rilievi montuosi del Parco 7 Fratelli-M.Genis. Muravera vanta un importante patrimonio archeologico: i complessi megalitici di Piscina Rei e di Cuili Piras, dove rispettivamente 22 e 42 menhir di granito eretti dai Protosardi 5000 anni fa (!), indicherebbero le diverse posizioni del sole e della luna all'alba e al tramonto; altri 42 menhir molto ben conservati, due dei quali ancor più rari perché antropomorfi, si trovano nella suggestiva area del Nuraghe Scalas (questi siti archeologici sono tutti nella zona di PortoPirastu-Capo Ferrato).
  Le seicentesche torri spagnole di Capo Ferrato, Saline e dei 10 Cavalli ci ricordano che anche queste coste furono per secoli razziate dai pirati e che gli insediamenti prossimi al mare furono per questo abbandonati. Il centro abitato di Muravera è situato alle pendici di M. Nieddu Mannu, sulla fertile piana alluvionale originata dal Flumendosa; il più antico monumento cittadino è la Parrocchiale gotico-catalana di S. Nicola, rimaneggiata intorno al 1700; custodisce una pregevole statua lignea policroma (1603) del Santo. Uscendo dal paese, in direzione sud-ovest, a 9 Km. circa dall'abitato, si trova la foresta di Baccu Arrodas, un fitto bosco di macchia mediterranea, luogo attrezzato per il ristoro nelle lunghe passeggiate primaverili, un tempo la località era percorsa da carri per il trasporto di minerali estratti dalla vicina miniera d'antimonio e d'argento. L'antica carrettiera(carrareccia) è tutt'ora percorribile almeno fino alla zona di Cuili Paderi, dove è necessario guadare il Riu Baccu Arrodas per poter accedere all'omonima foresta ricca di lecci e corbezzoli. All'altezza della marina di San Giovanni lungo uno dei canali del Flumendosa si trova la Torre dei dieci cavalli (chiamata dagli spagnoli Torre de la Puerta, storico edificio difensivo che rappresentava anche la via di ingresso ai paesi del Sarrabus. Dalla Torre dei dieci Cavalli partivano altrettanti cavalieri che avvisavano i paesi e i nuclei abitati della zona dell'arrivo dei pirati saraceni.